domenica 8 dicembre 2019

GNOCCHI CON LA ZUCCA (senza patate, senza uova)






Ingredienti:
800 g di zucca già cotta, pulita e passata al setaccio
300 g di pane raffermo grattugiato fine e setacciato

100 g di farina di riso

Preparazione:
impastare tutti gli ingredienti assieme e far riposare al fresco per circa un'ora, dando così il tempo al pane ed alla farina di dare stabilità all'impasto.
Formare quindi gli gnocchi come si preferisce: l'impasto è adatto sia per formare degli gnocchi da passare sui rebbi di una forchetta di dimensioni maggiori che, formando dei rotolini lunghi e stretti, delle piccole chicche.

Cottura:
Mettere al fuoco una capace pentola con acqua, poco sale e portare ad ebollizione.
Cuocere una porzione di gnocchi alla volta togliendoli subito dall'acqua, appena salgono a galla.
Condirli a piacere.
Io li ho conditi con burro fuso e rosmarino più una fettina di speck croccante ed un giro di pepe nero e presentati in un cestino di grana.

Sbianchire gli gnocchi per conservarli in congelatore
Questo modo  di conservare gli gnocchi, valido anche per la pasta fresca ripiena, consiste nel buttare pochi pezzi alla volta nell'acqua che bolle estraendoli dalla stessa quasi subito.
Perchè rimangano ben separati appena estratti dall'acqua bollente vanno immersi in un recipiente con acqua fredda e quindi risciacquati bene. Una volta scolati ed eventualmente asciugati con della carta da cucina si possono congelare su di un vassoio ricoperto con della pellicola: proprio la pellicola per alimenti semplificherà il passaggio degli gnocchi (o della pasta fresca) in un recipiente di maggiori dimensioni da sistemare nel congelatore.

martedì 3 dicembre 2019

SIGARI CROCCANTI (con pasta brick)


Per la pasta brick:
120 g di semola di grano duro
220 g di acqua
1 pizzico di sale

Frullare e far riposare per 1 ora.
Su una casseruola piena di acqua in ebollizione appoggiare una padella antiaderente. (ho usato una da 20 cm di diametro).
Versare un cucchiaio di olio sul fondo e, con un foglio di carta assorbente da cucina, togliere l'eccesso conservando la carta unta.
Con un pennello stendere un velo di impasto sul fondo della padella fino a coprirlo completamente: l'impasto prima opaco diventerà trasparente per tornare opaco dopo poco tempo cuocendosi.
Quando comincerà a sollevarsi sul bordo è pronto.
Sollevare quindi un lembo e toglierlo completamente dalla padella.
 Passare la padella con la carta unta e proseguire fino all'esaurimento dell'impasto ungendo ogni volta prima di pennellare l'impasto sempre dallo stesso verso.
Con queste dosi e la misura della padella di cui sopra si riescono ad ottenere 16 dischi di brick.


Per il ripieno schiacciare con una forchetta 200g di feta, una mozzarella fresca di circa 100 g e 4 - 5 pezzi di pomodori secchi sottolio.

Confezionare gli involtini a forma di sigaro, piegando l'impasto a racchiudere il ripieno e friggerli per due - tre minuti in poco olio bollente. Buoni caldi con il ripieno filante, tiepidi e molto gustosi anche freddi.
  




*Trovati come ricetta libanese con il nome di rakakat o rekakat e sperimentati , si sono rivelati ottimi per molteplici ripieni e veloci da preparare.*

domenica 10 novembre 2019

FOCACCIA PORRI E GORGONZOLA




Per l'impasto:
500 g di farina 00

300 g di manitoba
lievito di birra secco (1 bustina)
40 g di olio d'oliva
20 g di sale fino
10 g di zucchero
400 g di acqua tiepida

Preparazione:
attivare il lievito di birra secco nell'acqua tiepida insieme allo zucchero aspettando la formazione della schiumetta. Impastare tutti gli ingredienti insieme al lievito attivato, formare una palla e mettere a lievitare fino al raddoppio.


Per la farcia:
la parte bianca e verde tenera di 4 porri
150 g di gorgonzola dolce

20 g di burro

Preparazione:
tagliare i porri a rondelle sottili e farli appassire nel burro in una capace padella.
A fine cottura spegnere la fiamma ed aggiungere i 150 g di gorgonzola in piccoli pezzi.

Preparazione della focaccia:
dividere a metà l'impasto. Foderare la placca del forno con la carta forno, ungerla con poco olio d'oliva e stendere bene metà impasto bucherellandolo con una forchetta. Stendere la farcia sopra l'impasto. Tirare anche l'altra metà di impasto ed appoggiarlo sopra la farcia chiudendola all'interno ed unendo bene il bordo con la parte sottostante.
Con 2 cucchiai di latte e 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva preparare un'emulsione e stenderla su tutta la superficie con un pennello. Cospargere di poco sale fino e pepe macinato al momento e mettere a lievitare per circa 20 minuti.
Cuocere in forno preriscaldato a 200° per circa 30 minuti fino a quando la superficie si presenterà dorata.
Servire tiepida tagliata a quadrotti.

lunedì 21 ottobre 2019

TAGLIATA DI PORCINI (funghi)


I funghi porcini freschi, sodi e soprattutto integri sono prelibati per una tagliata!

Di questi si usa il solo cappello che deve essere pulito bene e separato dal gambo solo al momento di metterlo ad insaporire nella marinata.

Per la marinata:
tritare finemente aglio, prezzemolo, maggiorana e scorza di limone (facoltativo) diluendo il tutto con poco vino bianco secco. Passare questi ingredienti sulle cappelle dei funghi e lasciarli al fresco, coperti, ad insaporire.


Cottura:
lasciare i funghi porcini a temperatura ambiente per circa un'ora, prima di cuocerli su una griglia ben calda (meglio di ghisa) dopo averli  ben ripuliti dalla marinata (che andrà messa da parte) ed unti con un velo di olio d'oliva.

Girarli delicatamente con una paletta il meno possibile, senza schiacciarli o forarli: dovranno mantenere la loro forma originale! Il tempo di cottura andrà calcolato in base allo spessore del cappello del porcino: per funghi  porcini come quelli della foto andranno circa 3 minuti per parte.

Per essere giusta la cottura il fungo dovrà essere tenero e cedevole, ma non asciutto eccessivamente all'esterno.

 Una volta pronti passarli per qualche minuto in un recipiente caldo e ben coperto dopo averli leggermente salati.
 Servire i porcini tagliati a spesse fette ed accompagnati da una dadolata di pomodorini, insaporita dalla marinata del fungo messa da parte e conditi con un filo di olio d'oliva.




sabato 19 ottobre 2019

FUNGHI TRIS (vescie, chiodini e porcini)


Ingredienti:
Funghi porcini (1 cappello a persona)
Fungo vescia (2 fette o più a persona)
Funghi chiodini a piacere
Aglio
Prezzemolo
Olio extravergine d'oliva
Sale e pepe.
Vino bianco secco
Pomodorini e rucola per decorare

Preparazione:
Il cappello del porcino deve essere integro, bello sodo e senza tracce di "ospiti" oltre ad essere freschissimo: se la parte sotto al cappello non è soda e cedendo al tatto si presenta anche di colore verde tendente al marrone va rimossa.
La vescia va privata della pellicola che la avvolge ed al suo interno dovrà essere soda e di un bel colore bianco (simile ad una grossa mozzarella....).
I chiodini sono funghi comuni che crescono a "famiglie", mai da soli.
Si usano freschissimi, ben lavati fino a quando l'acqua si presenta limpida se sporchi di foglie o pantano...
Se sono puliti non serve il lavaggio ma, quello che serve sempre è una precottura in acqua bollente leggermente salata.

Preparare un battuto di aglio e prezzemolo, legare con un filo di olio extravergine d'oliva ed ungere il cappello del fungo e la vescia curata e tagliata a fette. Far riposare al fresco fino al momento di grigliare.
Mettere a bollire l'acqua per i chiodini e precuocerli, dopo averli puliti, lavati all'occorrenza e tagliati circa della stessa misura eliminando le parti dure o legnose.
In una larga padella soffriggere in 2 cucchiai di olio extravergine aglio e prezzemolo tritati. Aggiungere i chiodini già pronti e portare a cottura . Spruzzare infine di vino bianco e aggiustare di sale e pepe aggiungendo un pochino di prezzemolo fresco tritato.
Vescia e porcino vanno grigliati su griglia rovente poco prima di essere serviti su piatto caldo e dopo averli cosparsi di poco sale e pepe. Io ho aggiunto anche un pizzico di agrumi in polvere, e per decorare il porcino della rucola fresca e pomodorino.
Anche i chiodini vanno serviti caldi.


                                          


giovedì 17 ottobre 2019

GNOCCHI DI PATATE E FUNGHI (con uva )



Per 4 persone:

350 g di patate già lessate
150 g di farina 00
1 uovo intero piccolo
20 g di farina di castagne
5 g di funghi porcini in polvere
3 g di pomodoro in polvere
1 grappolo di uva fragola

Preparazione:
impastare tutti gli ingredienti e lavare il grappolo d'uva tenendo da parte gli acini migliori.

Stendere l'impasto a 1 cm di spessore e suddividerlo come in foto.



Racchiudere gli acini nell'impasto e rotolare gli gnocchi uno ad uno tra le mani in modo di chiudere bene l'acino d'uva nell'impasto.

Tuffarli pochi alla volta in acqua bollente salata e toglierli quando vengono a galla.

Distribuirli subito nei piatti caldi, cospargerli di Montasio stravecchio grattugiato, un pizzico di raspatura di scorza di limone biologico , alcune foglioline di maggiorana e condirli con burro fuso.

domenica 29 settembre 2019

GAUFRE DI PATATE (salate)




Ingredienti:
patate
2 cucchiai di fecola di patate
3 uova
50 g di formaggio grana grattugiato
 pepe
1 pizzico di noce moscata
sale quanto basta


  
Preparazione:
grattugiare le patate con la grattugia a fori non molto piccoli o con l'apposito attrezzo.


Aggiungere alle patate grattugiate 3 pizzichi di sale mescolando bene e metterle in uno scolapasta a perdere acqua per circa 20 minuti.

Riprenderle e strizzarle benissimo trasferendole man mano in una terrina.
Pesare 750 g di patate strizzate ed aggiungere gli altri ingredienti mescolando bene.
Scaldare la piastra apposita e stendervi uno strato uniforme di impasto.

Sono pronte dopo 10 minuti di cottura.
Si gustano tiepide.
Con queste dosi si ottengono 8 pezzi.

 *Chiamate gofri nella loro versione salata simile al pane, vengono e venivano preparate nei luoghi di montagna in provincia di Torino. Famose sono le varie preparazioni dolci con relative ricette che variano anche di nome a seconda del paese europeo da dove provengono.
Ottime con i funghi, con prosciutto, salame e altri affettati o con spezzatino o altri umidi di carne...*




venerdì 13 settembre 2019

POLPETTE DI RICOTTA IN UMIDO



Ingredienti:
250 g di ricotta
100 g di pane raffermo grattugiato
100 g di parmigiano grattugiato
2 uova piccole
1 spicchio d'aglio tritati
1 cipolla dorata tritata
abbondante prezzemolo tritato
1 pizzico di noce moscata
sale e pepe
2 cucchiai di olio d'oliva
pomodorini pelati o passata di pomodoro (1 tazza)

Preparazione:
soffriggere la cipolla nell'olio d'oliva ed aggiungere i pomodorini (o la passata di pomodoro), salare e pepare. Cuocere dolcemente, a fuoco basso.
Impastare la ricotta con le uova, un pizzico di sale ed uno di pepe, la noce moscata ed il prezzemolo tritato. Aggiungere il parmigiano ed il pane grattugiato un poco alla volta ed in parti uguali: non tutti i tipi di ricotta hanno la stessa acquosità, creando così una certa elasticità nelle dosi. Tenere conto che a cottura ultimata le polpette di ricotta mantengono la stessa consistenza.
Con l'impasto formare delle pallottoline della stessa misura e cuocerle dolcemente per una ventina di minuti (girandole dolcemente con un cucchiaio a metà cottura) nel sugo di pomodoro precedentemente preparato. (io ho usato i pomodorini datterini)
Non devono sprofondare nel sugo, altrimenti tendono a disfarsi.

FRITTINI ALLA BANANA (dolce - salato)


Ingredienti:
250g di farina 00
120 g di banane maturissime
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 cucchiaio abbondante di cipolla dorata tritata finissimamente
20 g di burro fuso
1 cucchiaino di sale fino
olio per friggere

Preparazione:
ridurre la banana in purè e tritare finissimamente la cipolla.
Setacciare la farina in una ciotola, aggiungere il sale, lo zucchero, il burro fuso e per ultime banana e cipolla.
Lavorare l'impasto a lungo, fino a quando diventa liscio, morbido ed elastico.
Formare un panetto e farlo riposare un quarto d'ora circa.
Riprendere l'impasto e stenderlo sottilmente sul piano infarinato.
Ritagliare dei rombi e friggerli: a fine cottura dovrebbero presentare una bolla vuota al centro.
Non servirli appena fritti , ma tiepidi o a temperatura ambiente.

* Ricetta trovata in una vecchia rivista ed attribuita alla cucina cinese*

mercoledì 28 agosto 2019

GELO DI MELONE (anguria)




Ingredienti:
Dalla polpa di anguria estrarre 500 g di succo
40 g di maizena (o altro amido)

80 g di zucchero semolato
cioccolato fondente per decorare (gocce o crispies) 
granella di pistacchio
frutta candita a piacere (o zucca candita tagliata a cubetti)
alcune gocce di estratto di vaniglia
un pizzico di cannella.


Preparazione:
mettere a bollire il succo di anguria con lo zucchero setacciato assieme alla maizena più la cannella e la vaniglia.
Bollire dolcemente per 3 - 4 minuti e versare negli stampini monoporzione precedentemente risciacquati con acqua fredda. Far intiepidire e finire di raffreddare tenendo gli stampini qualche ora in frigo.
Al momento di servire sformare in piattini individuali e decorare a piacere con il cioccolato fondente, i canditi ed i pistacchi ridotti in granella.









Delicato dolce tipico della Sicilia. Sopra la ricetta scritta in dialetto con la traduzione in italiano.

lunedì 26 agosto 2019

GELATO FIORDILATTE (con carpaccio di anguria)



Ingredienti per il fiordilatte:

350 g di latte intero

160 g di panna fresca
140 g di zucchero
alcune gocce di estratto di vaniglia
3 g di neutro per gelato ( facoltativo da aggiungere per dare maggiore stabilità e durata al gelato pronto)

 Preparazione:
setacciare il neutro con lo zucchero e frullare per circa 1/2 minuto nel mixer tutti gli ingredienti insieme allo zucchero. Mettere la preparazione in frigo per una notte.
Il giorno dopo preparare il gelato. Una volta pronto conservarlo in freezer.


Per il carpaccio di anguria:
tagliare delle fettine molto sottili di anguria, cospargerle di zucchero a velo e succo di limone e lasciarle macerare per una decina di minuti (insieme a qualche frutto di bosco fresco...io ho aggiunto delle more)

Servire il gelato accompagnandolo con l'anguria scolata e decorando con le more (o altri frutti) della marinata e cosparso con dello zucchero a velo vanigliato.

*Adattare le dosi del gelato alla macchina che si ha a disposizione, facendo le dovute proporzioni*

domenica 25 agosto 2019

POLLO ALLE ERBE GRIGLIATO (sovracosce )





Ingredienti:
sovracosce di pollo a cui sarà tolto l'osso ma mantenuta la pelle che servirà a mantenere la carne morbida

timo
rosmarino
alloro
pepe e sale
alcune foglie di aglio orsino secco ridotte in polvere

Preparazione:
spennellare il pollo con l'olio extravergine d'oliva e cospargerlo con l'aglio orsino in polvere ed il pepe. Tritare finemente gli aromi e distribuire anche questi sulle sovracosce ben appiattite, coprire e lasciare al fresco in modo che il pollo si insaporisca.
Cuocere il pollo girandolo spesso con una paletta e salare a metà cottura.
Evitare l'uso del forchettone che forerebbe la carne!
Eventualmente verso la fine appoggiarlo sopra della stagnola per evitare che prenda troppo colore.

*Al posto dell'aglio orsino usato come spezia si può usare ovviamente anche gli spicchi finemente affettati. Pulire la carne dagli aromi che l'hanno insaporita prima di cuocerla.*

sabato 24 agosto 2019

SALSA DI CORNIOLE (per frutta grigliata)



Ingredienti:
50 g di burro

250 g di polpa di corniole ottenuta col procedimento descritto nella parte della preparazione dei frutti
4 cucchiai di acqua
4 cucchiai di zucchero


Preparazione:
Fondere il burro in una piccola casseruola. Unire la polpa all'acqua e mescolare finché inizia l'ebollizione. Togliere dal fuoco e servire la salsa calda con la frutta grigliata.

*Le corniole si possono sostituire con altri frutti: ribes, mirtilli, fragole....seguendo lo stesso procedimento e la salsa può essere gustata anche assieme al gelato*

FRUTTA CARAMELLATA (alla griglia)



Ingredienti:
frutta a piacere tagliata a grosse fette: banane, ananas, pesche...
maraschino

zucchero di canna

Preparazione:
irrorare la frutta con il maraschino e farla riposare mezz'ora.
Sgocciolarlo bene e premerla sullo zucchero di canna facendolo aderire in modo che la rivesta accuratamente.
Cuocere le fette di frutta a calore vivace due minuti per parte.
Servire la frutta accompagnata dalla salsa di corniole


venerdì 16 agosto 2019

SFOGLIATA AI PORCINI



Ingredienti:
1 disco di pasta sfoglia più grande della forma che la conterrà
1 dl di latte
funghi porcini freschissimi ed integri tagliati a fette
80 g circa di Montasio fresco affettato sottilmente
3 uova
raspatura di scorza di limone
2 spicchi d'aglio vestiti e schiacciati
1 piccola cipolla dorata
1/2 bicchiere di vino bianco secco
2 cucchiai di olio d'oliva
20 g di burro
30 g circa di grana grattugiato

Preparazione:
Far insaporire i funghi già pronti in una padella insieme all'olio ed al burro più gli spicchi d'aglio interi e la cipolla tritata. Bagnarli con mezzo bicchiere di vino bianco secco e cuocerli fino a quando diventeranno morbidi aggiustando alla fine di poco sale e pepe.
A fine cottura eliminare l'aglio ed aggiungere il prezzemolo tritato (circa 1 cucchiaio) e la raspatura di scorza di limone (non trattato).
Sbattere le uova con il latte, il grana e sale e pepe. Unire i funghi ed amalgamare bene il composto.
Infarinare la spianatoia e stendere la pasta sfoglia.
Sistemarla su della carta forno e posizionarla in uno stampo rotondo sollevando il bordo con le dita in modo di renderlo ondulato.
Bucherellare il fondo e versare il composto all'interno.
Aggiungere il Montasio fresco tagliato sottilmente sulla superficie e cuocere in forno preriscaldato a 220° per circa 15 minuti.
La superficie dovrà presentarsi dorata e croccante.

*La pasta sfoglia può essere eventualmente sostituita con la sfoglia alla ricotta*


lunedì 29 luglio 2019

SUCCO O SORBETTO DI CETRIOLO (con menta e lime)


Ingredienti:
cetrioli grossi tenuti al fresco
alcune foglie di menta piperita
lime tenuti al fresco


Preparazione:
lavare i lime e tenere alcune fettine tagliate nella parte centrale per decorare i bicchieri.
Spremere la parte rimanente ed eliminare le bucce.
Con l'estrattore ottenere il succo dai cetrioli inserendo contemporaneamente nell'estrattore anche le foglioline di menta.



Per ottenere il sorbetto invece di usare i cetrioli tenuti al fresco, pelarli e congelarli in grossi pezzi inserendoli nell'estrattore insieme agli altri due ingredienti.


mercoledì 24 luglio 2019

CONFETTURA DI MORE (con cioccolato fondente)



Ingredienti:
2 kg di more
1 kg di zucchero
80 g di cioccolato fondente
il succo di un limone

Preparazione:
pulire e lavare le more ben mature passandole velocemente sotto l'acqua corrente. Scolarle bene e metterle a perdere altra acqua in eccesso su della carta cucina o sopra un telo pulitissimo (attenzione che macchiano). In un capace recipiente unire le more allo zucchero ed al succo di limone mescolando benissimo fino a quando le more cominceranno ad emettere il loro succo. Far riposare una notte al fresco.
Mescolare di nuovo bene anche il giorno seguente: lo zucchero sarà sciolto quasi del tutto.
Mettere a bollire sul fuoco vivace mescolando spesso. per circa una decina di minuti dalla levata del bollore.
Prelevare circa la metà della confettura e passarla al passaverdure rimettendola poi nella stessa pentola. 
Sterilizzare i vasetti e tritare a coltello il cioccolato fondente.
Far riprendere il bollore alla confettura per altri 5 minuti. Togliere dal fuoco ed unire il cioccolato fondente mescolando fino a quando si sarà disciolta l'eventuale schiuma.
Invasare bollente fino ad un cm dall'orlo del vasetto per permettere la creazione del sottovuoto.
Chiudere subito con il tappo capovolgendo i vasetti per 5 - 10 minuti.
* Volendo una confettura più consistente aggiungere della pectina seguendo le dosi e le regole della confezione. *

lunedì 22 luglio 2019

GELATO DI FICHI BIANCHI (fioroni)


Ingredienti:
330 g di polpa di fichi bianchi, ottenuta tagliando la sommità dei fichi e svuotandoli con un cucchiaino. La buccia servirà per servirli.
120 g di zucchero semolato
100 g di panna fresca
50 g di latte
Preparazione:
Frullare a lungo nel mixer gli ingredienti fino a quando lo zucchero si sarà ben sciolto ed il composto comincerà a montare.
Trasferire nel gelataio e seguire le istruzioni dello stesso per ottenere un ottimo gelato.
Servirlo nelle bucce dei fichi usate come contenitore (foto).

* I fichi fioroni sono quelli che maturano dalle gemme dell'anno precedente. Di solito sono più grandi e dolci di quelli settembrini delle gemme dell'anno in corso. Se sana e lavata bene è ottima anche la buccia che si può gustare alla fine, una volta finito il gelato che vi è contenuto*

lunedì 24 giugno 2019

NOCINO (classico)





Ingredienti:
20 noci verdi

5 chiodi di garofano
2 cm circa di cannella
la scorza di 1 limone (solo la parte gialla)
350 g di zucchero
400 g di Vino Moscato
1 litro di alcool a 95°

Preparazione:
tagliare 10 noci a metà e le rimanenti in 4 parti.
Metterle in un vaso di vetro (da 2 litri) insieme ai chiodi di garofano, alla cannella ed alla buccia di limone ed all'alcool.
Tappare il vaso a chiusura ermetica e far macerare per 5 settimane.
Trascorse le 5 settimane, filtrare il contenuto del vaso in un altro vaso uguale dove si sarà sciolto lo zucchero nel vino agitandolo di tanto in tanto il giorno stesso del travaso.Tappare bene e  far riposare fino alla vigilia di Ognissanti (31 ottobre).

Filtrare quindi su carta nelle bottiglie da litro (o da 3/4), tappare e servire dopo un mese.

*Per seguire la tradizione ci sono delle cose che bisogna sapere:
 le noci non si devono tagliare con lame di metallo, meglio di ceramica, e si devono raccogliere a mano il giorno di San Giovanni (24 Giugno), dopo che hanno preso la rugiada , mettendole poi in infusione il giorno stesso.
Il tempo balsamico del noce, quando i suoi frutti devono essere raccolti per fare il nocino è quando l'interno delle noci verdi appare gelatinoso: solitamente accade con gli alberi vecchi e di collina, perché dipende anche dal luogo dove le piante crescono il livello di maturazione dei frutti.

 Il periodo giusto del tempo balsamico è breve e può sfuggire. Se si riesce a "beccarlo" per il liquore ottenuto è meglio: infatti le noci troppo crude danno un nocino tendente al verde, quelle troppo vecchie danno un nocino legnoso e tendente all'amarognolo, dovuto al maggiore tannino presente nel frutto. In ogni caso il liquore di noci è ottimo come digestivo a fine pasto o versato sul gelato.*

lunedì 17 giugno 2019

GUANCE BRASATE SPEZIATE(al vino bianco)


Ingredienti:
guance (di maiale o di bovino)
olio d'oliva
vino bianco secco (va bene anche il nostro Friulano)

1 litro di brodo vegetale 
2 cipolle dorate
2 spicchi d'aglio
2 carote

1 pezzetto di gambo di sedano 
1 rametto di rosmarino (gli aghi)
1 cucchiaio di paprika dolce
1 cucchiaio di paprika forte
alcuni semi di cumino tritati
1 cucchiaio di prezzemolo tritato

passata di pomodoro

Preparazione:
essendo la stagione preparare il dado vegetale crudo da usare poi per la preparazione del brodo vegetale: preparare circa un litro filtrato e tenerlo in caldo da aggiungere all'occorrenza.
Rosolare le guance nell'olio d'oliva in una casseruola che dovrà contenere poi tutti gli ingredienti, girandole delicatamente con due palette di legno per non forarle.Quando saranno ben rosolate, toglierle dalla casseruola aggiungere ancora un poco di olio d'oliva e tutte le verdure e gli aromi tritati (il prezzemolo no).
Soffriggerle bene facendole appassire e girandole spesso.
Spruzzarle poi con poco vino e rimettere le guance nel recipiente.
Bagnare con il vino e far evaporare, aggiungere la passata di pomodoro, le spezie, poco sale e pepe e girare bene, smuovendo dal fondo la carne. 

Coprire ed abbassare la fiamma al minimo.
Togliere il coperchio ogni tanto ed aggiungere poco brodo vegetale bollente alla volta, portando a cottura. Qualche minuto prima di spegnere aggiustare di sale e prima di servire cospargere di prezzemolo tritato.

*Il tempo di cottura dipende dal tipo di guance che si usa, così come la quantità degli aromi: il gusto personale farà la differenza. Volendo un sapore più deciso diminuire la quantità di carote e cipolle che tendono al dolce. Amando il piccante aumentare le spezie...

L'accompagnamento giusto sarebbe con la polenta visto il sughetto, ma sono ottime anche con una buona insalata di stagione estiva. Se avanza sugo si può sempre usare per condire pasta, riso o gnocchi.*

mercoledì 29 maggio 2019

CREMA DI ZUCCA (al mascarpone)



Ingredienti:
1 kg di zucca circa pulita e tagliata a pezzetti

1 grossa cipolla affettata sottilmente
2 patate pelate e tagliate a tocchetti
2 mele grosse pelate e tagliate a pezzi dopo aver tolto il torsolo
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
200 g circa di mascarpone freschissimo
1 mazzetto di erba cipollina fresca
sale e pepe

Preparazione:
soffriggere nell'olio d'oliva la cipolla, unire la zucca, le mele e circa due litri di acqua.
Cuocere a fuoco basso per circa 40 minuti e frullare con un frullatore ad immersione, fino ad ottenere una crema fine. Eventualmente allungare con acqua bollente se risulta troppo densa, ma non diluire!
Aggiustare di sale e pepe.

Lavorare a crema il mascarpone con l'erba cipollina tagliuzzata finemente.
Suddividere la crema di zucca nelle ciotole e condire con una cucchiaiata abbondante di mascarpone con erba cipollina.
Servire la crema caldissima.


SAMBUCO (la pianta, la storia, gli usi non solo in cucina)



Il sambuco, comune nella maggior parte di tutta l'Europa, è un arbusto che abbonda anche in Italia e pure nell'Africa del nord ed in Asia Minore.Della famiglia delle Caprifogliacee conta una ventina di specie con vari nomi : ebbio (tossico), sambuco di monte, oltre al Sambucus Nigra che è quello più noto e che permette diversi usi. Del Sambucus Nigra, piccolo arbusto che però può arrivare fino a 3 metri, si usa quasi tutto: fiori, foglie,drupe, corteccia. Il tronco ritorto è ricoperto da una corteccia grigiastra sui rami giovani e si stacca facilmente. I fiori piccolissimi, riuniti in corimbi che possono raggiungere anche i 20 cm di larghezza sbocciano in Primavera  e, verso la fine dell'estate diventano drupe tonde nero purpuree tendenti al dolce quando completamente mature.

STORIA
Già nella preistoria si consumavano bacche di sambuco come dimostrano i ritrovamenti di grandi quantità di semi nell'Italia settentrionale, Francia, Svizzera: risalenti all'età del rame (2500 - 1800 a.C.) presso Annecy (città alpina della Francia sudorientale) è stata ritrovata una grandissima quantità di semi tale da far supporre un uso per la preparazione di una bevanda o per la tintura di tessuti, dato che la lana tinta con i frutti del sambuco prende una tonalità grigio bluastra.
Teofrasto (filosofo e botanico greco antico, discepolo di Aristotele) conosceva le proprietà terapeutiche del sambuco, così come Discoride (medico, botanico e farmacista greco antico che esercitò ai tempi di Nerone): i frutti erano usati come diuretici, le foglie cotte e mangiate come le altre erbe erano utili contro il catarro e facevano bene al fegato. Anche la radice, in decotto con il vino, era considerata diuretica. Le foglie per uso esterno contribuivano alla guarigione di ustioni, ulcere o morsi di animali.
Nel Medioevo, il domenicano Alberto Magno ( seguace di Galeno ed Ippocrate) riteneva corteccia, foglie e frutti del sambuco purgativi ed emetici, cioè capaci di provocare il vomito.
la credenza popolare infatti afferma che staccando la corteccia del sambuco dall'alto in basso si ottiene un effetto lassativo, staccandola dal basso verso l'alto si provoca il vomito.

CREDENZE POPOLARI
Il sambuco segna il tredicesimo mese lunare del Calendario degli alberi. In Bretagna il sambuco era considerato come protettore delle case presso le quali era piantato e teneva lontani i serpenti, anche in Sicilia era considerato come scaccia serpenti. In Danimarca era considerato protettore della famiglia ed in Russia contro gli spiriti maligni. Proprietà medicinali invece si attribuivano ai ramoscelli di sambuco benedetti la notte di San Giovanni, in giugno, credenza popolare che resiste ancora oggi anche da noi con il Maç di San Zuan...


ERBORISTERIA e CUCINA
In erboristeria si utilizzano tutte le parti del sambuco: corteccia, foglie, fiori, frutti.
L'uso erboristico si riferisce alle parti della pianta essiccate: la corteccia è considerata la parte più importante . Diuretica ed antireumatica è utile in tutti i casi di ritenzione di liquidi nell'organismo.
Corteccia, foglie fresche e frutti acerbi di sambuco sono tossici e contengono acido cianidrico, i fiori invece sono ottimi per tanti usi in cucina ma possono provocare irritazione alla pelle.
I fiori si impiegano per la loro azione diuretica e diaforetica (= che favorisce la sudorazione), in decotto in acqua o vino servono nel caso di raffreddore o di influenza (vanno bene anche essiccati).
In cucina con i fiori si ottiene un ottimo aceto aromatizzato inserendo un paio di corimbi a macerare in un litro di aceto di mele.
I fiori freschi passati in pastella e spolverizzati di zucchero sono delle frittelle classiche.
 Per altre ricette con fiori e frutti di sambuco:

http://tuttositrasforma.blogspot.com/2019/01/elders-al-sambuco.html
http://tuttositrasforma.blogspot.com/2015/05/petits-fours-con-i-fiori-di-sambuco.html
http://tuttositrasforma.blogspot.com/2014/10/focaccia-con-olive-e-fiori-di-sambuco.html
http://tuttositrasforma.blogspot.com/2014/10/panini-semidolci-al-sambuco-con-fiori.html
http://tuttositrasforma.blogspot.com/2013/06/sambuco.html


domenica 26 maggio 2019

SALVIADE (con salvia)


Ingredienti:
foglie di salvia, meglio grandi dal sapore più delicato, pulite e perfettamente asciutte
2 uova
1 bicchiere circa di latte
50 g di farina (o poco più)
1 pizzico di sale

Preparazione:
in una ciotola lavorare  i tuorli con la farina aggiungendo man mano il latte ed il pizzico di sale. Il composto ottenuto sarà denso e, dopo averlo  fatto riposare per 1 ora al fresco, verrà unito agli albumi montati a neve.
La pastella leggera sarà così pronta.
Passare una ad una le foglie di salvia nella pastella tenendole per il picciolo e friggerle con cura nell'olio portato alla giusta temperatura, evitando di sovrapporle.
Servirle calde dopo averle passate su un foglio di carta assorbente a perdere l'unto in eccesso.

* Le foglie di salvia fresche e belle sono l'ingrediente fondamentale di questa semplicissima ricetta sia servite come antipasto che come stuzzichino.
 Diventano un ottimo secondo se accompagnate alla spuma di fegato.
Si possono gustare anche dolci, cospargendole di poco zucchero a velo.
Si possono anche tagliare a striscioline unendole alla pastella prima descritta, friggendole a cucchiaiate, il nome non cambia*




sabato 20 aprile 2019

BACCALA' IN UMIDO (con polenta)


Come preparare lo stoccafisso

 Lo stoccafisso è il merluzzo caratteristico dei Paesi  dei Mari del Nord, conservato mediante essiccazione al vento e all’aria ( in particolare delle isole Lofoten).
All’acquisto lo stoccafisso presenta corpo rigido, privo di testa e spesso sottovuoto che ne permette una migliore conservazione.
A meno di non acquistarlo già bagnato lo stoccafisso deve essere reidratato, bisogna quindi ridargli l’acqua perduta con l’essicazione (circa il 70 %).
Ha bisogno di un lungo ammollo, che va dalle 36 ore ai 2 – 3 giorni (cambiando l’acqua ogni 8 ore adeguandola al peso raggiunto)
Procedimento:
1)Mettere  lo stoccafisso in un recipiente pieno di acqua fredda che lo sommerga del tutto.
In proporzione vanno : 2,5 litri di acqua ogni 500 g di pesce.
2)Posizionare  il contenitore in frigo e cambiare l’acqua la prima volta  dopo circa 2 ore, sciacquando il pesce accuratamente.
3)Riempire  nuovamente di acqua fredda il contenitore, controllando di coprire interamente il pesce, e lasciarlo in frigo ad una temperatura (consigliata) di +4°, sempre al fresco comunque.
4)Cambiare  quindi l’acqua ogni 8 ore.
 La durata complessiva dell’ammollo dello stoccafisso quindi può arrivare ai due . tre giorni.

Alla fine dell’ammollo il merluzzo riacquista la forma originaria, come volume aumenta circa il triplo e la carne ridiventa morbida ed elastica (se l’ammollo è eseguito correttamente).
In seguito bisognerà eliminare accuratamente tutte le parti coriacee, la lisca centrale e tutte le spine (anche usando una pinzetta), la pelle e la coda compresa cercando di lasciare integri i pezzi della carne. Non serve batterlo se i precedenti passaggi sono stati fatti bene.

Baccalà in umido

Per il pesce già ammollato servono:
 passata di pomodoro
2 spicchi d’aglio tritati insieme ad una grossa cipolla dorata
 vino bianco secco
50 g circa di olio extravergine d’oliva
Pepe e sale quanto basta
A piacere si possono aggiungere anche un paio di chiodi di garofano o/e cannella in polvere

Preparazione
Tagliare il baccalà a pezzi  non troppo grandi e possibilmente delle stesse dimensioni.
Mettere al fuoco una casseruola con l’olio e far imbiondire la cipolla e l’aglio precedentemente tritati.
Aggiungere i pezzi di pesce e far insaporire, cercando di non romperli girandoli troppo spesso.
Sfumare con vino bianco, salare poco ed aggiungere anche gli altri aromi: pepe, chiodi di garofano e cannella se piace.
Aggiungere quindi la passata di pomodoro, abbassare la fiamma e cuocere così, a fiamma bassissima per 3 -4 ore, girando i pezzi delicatamente due o tre volte, ma smuovendoli agitando leggermente la pentola in modo che non aderiscano attaccandosi al fondo.
Nel caso il liquido di cottura si asciugasse troppo aggiungere vino bianco o acqua bollente, facendo attenzione a non fermare il bollore e, quasi a fine cottura aggiustare di sale.
(nella foto è servito con polenta a forma di polpo....)

        Le Isole Lofoten (foto dal web) con le strutture dove si appendono i merluzzi ad essiccare.

giovedì 11 aprile 2019

TORTA AI SEMI DI PAPAVERO (senza zucchero, senza farina, senza burro, senza lievito)



Ingredienti:
120 g di olio di mais

6 uova
150 g di miele
2 cucchiai di succo di limone
40 g di canditi a pezzetti (facoltativo)
160 g di semi di papavero macinati
25 g di grano saraceno
25 g di fecola di patate (o altro amido)

Preparazione:
mettere nel mixer i tuorli delle 6 uova, il miele e l'olio di mais. Setacciare i semi di papavero con l'amido ed il grano saraceno.
Montare a neve fermissima gli albumi insieme al succo di limone.
Unire il mix con i semi di papavero agli ingredienti nel mixer, frullando l'insieme fino quando si sarà ben amalgamato. Versare poi il tutto nella ciotola degli albumi a neve e, con un cucchiaio di legno ed un movimento dal basso verso l'alto, amalgamare gli ingredienti delicatamente per non far smontare l'impasto. Per ultimi aggiungere i canditi (io ho messo alcuni fiori di ibisco).



Foderare una tortiera tonda con della carta forno e versarvi l'impasto livellandolo bene.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 45 minuti.
Sfornare, sformare e far raffreddare su una gratella.
Una volta fredda cospargerla con poco zucchero a velo.

PANADE (con pane raffermo)




La ricetta proviene dal libro di Gianni Cosetti : "Vecchia e nuova cucina di Carnia" ed. Arti Grafiche Friulane -1996

Unica aggiunta 1 cucchiaino circa di semi di finocchio tritati più un rametto di finocchietto selvatico per guarnire.


mercoledì 10 aprile 2019

STRUDEL DOPPIO salato (con funghi e silene)



Un modo diverso di arrotolare lo strudel che si presta a tante combinazioni di gusto, sia per i salati che per i dolci e che rende più agevole anche il taglio della semplice fetta.



Ingredienti e preparazione dell'impasto
Dosi di base (dal libro di Helga Setz - La cucina austriaca in 99 ricette)
200 g di farina 00
8 cucchiai circa di acqua calda
1 cucchiaio di olio
1/2 cucchiaino di sale fino
1/2 cucchiaino di aceto
Questo modulo va ripetuto per dosi maggiori di impasto.
Mettere la farina bianca in una terrina e mischiarla con l'acqua tiepida, l'olio, l'aceto ed il sale.
lavorarla fino a quando diventa consistente e fine, formare una palla, infarinarla e metterla a riposare per almeno mezz'ora coperta a campana ed a temperatura ambiente.
Io ho usato doppia dose.

Ripieno ai funghi
Trifolare i funghi in padella con aglio e prezzemolo, tritarli a coltello e far intiepidire.
Unire 120 g di ricotta e circa 40 g di grana mescolando bene.
Ripieno di silene
Lavare le foglie di silene (sclopit in friulano) e ripassarle in padella con uno spicchio d'aglio e poco burro aggiustando di sale.
Tritarle a coltello ed unirle a 120 g di ricotta fresca mescolando bene con una forchetta.
I due ripieni dello strudel devono essere di volume simile.

Preparazione:
riprendere l'impasto e stenderlo in un lungo rettangolo, sul ripiano infarinato, da dividere idealmente a metà dal lato più lungo.
Su metà impasto steso distribuire il ripieno di funghi, sull'altra metà il ripieno di silene lasciando al centro un paio di cm di impasto senza niente.
Arrotolare verso il centro l'impasto con i diversi ripieni fino a far toccare i due rotoli in corrispondenza della striscia di impasto lasciato senza niente.
Trasferire il doppio strudel sulla teglia del forno coperta di carta forno.
Sbattere 1 uovo intero con poco latte e passarlo abbondantemente sulla superficie del doppio strudel.
Cospargerlo con sesamo bianco e nero ed infornare in forno preriscaldato a 180° fino a quando la superficie si presenterà uniformemente dorata.
Servire caldo o tiepido, ma è ottimo anche a temperatura ambiente.

I ripieni possono variare a seconda del gusto personale e di quello che si ha a disposizione.
Volendo uno strudel dolce servirà cambiare ripieno e copertura, cosa che farò in un post apposito.

venerdì 15 marzo 2019

MUFFIN AI FRUTTI DI BOSCO



Ingredienti per 12 muffins:
250 g di farina 00

200 g latte
80 g burro fuso freddo
60 g zucchero
2 uova
2 cucchiai di gocce di cioccolato bianco

1/2 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale fino
50 g di mirtilli rossi secchi reidratati (oppure more, lamponi, ciliegie, mirtilli, bacche a piacere freschi -circa 100 g o poco più- o reidratati facendo le giuste proporzioni)

Preparazione:
reidratare i mirtilli rossi e quando sono ben gonfi scolarli ed asciugarli con della carta assorbente da cucina. Passarli in un velo di farina tolta dal totale.
Mettere nel mixer tutti gli altri ingredienti e frullare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Unire infine i mirtilli rossi e le gocce di cioccolato all'impasto all'impasto mescolando bene.
Foderare gli stampi con i pirottini appositi usandone uno per ogni stampo.
Suddividere l'impasto nelle forme e cuocere in forno statico, preriscaldato a 180° per circa 30 minuti (per sicurezza provare la cottura con uno stecchino).
Una volta cotti sformarli e cospargerli di poco zucchero a velo.
L'impasto si presta anche per essere cotto in uno stampo da plum cake.

venerdì 1 marzo 2019

PESTÂT (pesto friulano)




Questo condimento è un pesto che ha per base il lardo fresco di maiale.
Il lardo di maiale mescolato a piacere a spezie ed erbe aromatiche, compresi aromi di stagione, viene conservato come un insaccato, opportunamente salato  e nello stesso budello.
Esattamente come un insaccato per utilizzarlo si affetta.


*Chi non volesse usare il lardo potrà ripiegare sull'olio d'oliva, ma l'ottimo pesto che otterrà non potrà essere conservato come quello con il lardo,  anche se usato per insaporire gli stessi piatti!*


Ingredienti:
lardo di maiale (circa il 50 %)
carote

sedano (foglie)
cipolla (anche erba cipollina se disponibile)

salvia (foglie)
abbondante rosmarino (aghetti)
porro (la parte verde tenera)
aglio
prezzemolo (foglie)
sale grosso

pepe
cannella
pimento
chiodi di garofano
Tutti gli ingredienti seguono il gusto personale, spezie comprese.


Preparazione:
tagliare il lardo a cubetti

Passare nel mixer le carote, il sedano, la cipolla, aglio e metterli da parte.
Con una manciata di sale grosso passare nel mixer salvia, rosmarino, porro, prezzemolo e mescolare alle verdure tritate prima.
Tritare infine il lardo con le spezie e mescolare benissimo tutto assieme.
Si otterrà un composto chiaro, quasi cremoso, da infilare nel budello ben pressato e da stagionare, appeso come un salame, per un minimo di due - tre settimane.
In questo periodo il  pestat comincerà ad asciugarsi ed il budello che lo contiene a raggrinzirsi.
Man mano che il tempo passa il sapore diventerà sempre più intenso con la conseguente diminuzione del volume.
 Conservato così durerà anche un anno! 

Se avanza si può conservare in frigo coperto con pellicola da cucina a contatto.
Delizioso anche fresco gustato con le crescentine appena fatte o con pane casereccio caldo.



Stagionato adeguatamente si presenta così.



lunedì 25 febbraio 2019

PANE DI SEGALE



Ingredienti:
200 g di farina Manitoba
400 g di farina di segale

480 ml di acqua tiepida
1 cucchiaino da tè di sale fino
5 g di lievito di birra secco liofilizzato (o 12 g circa di lievito di birra fresco)
1 cucchiaino da tè di miele
carta forno

Preparazione:
attivare il lievito in poca acqua tiepida tolta dal totale mescolando insieme anche il miele ed attendere che si formi la schiumetta in superficie.
Cominciare ad impastare gli ingredienti compreso il lievito attivato e l'acqua rimanente.
Quando l'impasto -molto appiccicoso e di consistenza "argillosa"- sarà pronto, trasferirlo in una ciotola, praticare un taglio a croce sulla superficie e metterlo a lievitare al calduccio fino al raddoppio.
Riprendere l'impasto, dividerlo a metà con le mani bagnate e stenderlo in 2 stampi da plum cake foderati di carta forno (cm 11 x cm 30) segnandoli diagonalmente in superficie.
Far lievitare di nuovo a lungo, di nuovo fino al raddoppio o più....
Preriscaldare il forno statico a 200°.
Infornare gli stampi facendo attenzione a non toccare assolutamente l'impasto lievitato.
Chiudere il forno, abbassare la temperatura a 190° e cuocere per circa 30 minuti fino a quando la superficie sarà ben dorata.

* Usando il Bimby  o l'impastatrice per l'impasto, si riduce di molto il tempo rispetto all'esecuzione manuale. I tempi di lievitazione rimangono comunque lunghi e sono in relazione alla quantità di impasto ed alla forma che lo contiene.
La scelta di fare questo pane nello stampo da plum cake è personale, solo perchè più comodo da affettare ed anche perchè, non essendo di maggiori dimensioni, si abbrevia di molto la lievitazione. Volendo fare una bellissima pagnotta bisogna anche mettere in conto una lunghissima lievitazione di ore... In compenso il pane ottenuto si conserverà morbido per giorni*


domenica 24 febbraio 2019

PORTATOVAGLIOLI (con le cannucce di carta)



Preparare le cannucce di carta come descritto nelle spiegazioni.

Fissare su di un supporto di polistirolo lo schema della griglia intrecciata (cm 20 X cm 20)
e gli spilli sul perimetro come nella foto.(sotto lo schema seguito)

La griglia serve per dare regolarità all'intreccio. Volendo si può coprire con della pellicola da cucina per usarla più volte.
Una volta completato l'intreccio diluire della colla vinilica con qualche cucchiaio di caffè e, aiutandosi con un pennellino, passare con il composto la griglia di cannucce insistendo sugli incroci.
La carta assorbirà il mix e si asciugherà in breve tempo.
A questo punto togliere gli spilli: la griglia conserverà la forma data.
Il portatovaglioli così ottenuto può essere conservato in piano fino al momento dell'utilizzo: anche se rigido si presta ad essere chiuso facilmente chiudendo gli spigoli opposti.


Decorare a piacere con fiori freschi o finti, con quello che si preferisce seguendo un tema, una ricorrenza, una festa....
Buon divertimento!