Idrolato
Gli idrolati sono acque aromatiche
distillate con l'alambicco e possono essere semplici o composte.
Le acque semplici si ottengono distillando la quantità di una pianta sola, quelle composte distillando più piante insieme. Si possono distillare sia le erbe fresche che quelle secche, queste ultime vanno tenute a bagno per circa un'ora prima della distillazione.
Gli idrolati migliori si ottengono con il rapporto 1:1 di erba secca; quindi l'idrolato più odoroso si avrà da quello ottenuto dai primi 100 ml di liquido fuoriuscito.
Gli idrolati si conservano in bottigliette colorate e scure nella parte meno fredda del frigo, per circa 20 giorni.
Olio essenziale
Ci sono alcune piante più ricche di olio essenziale ed altre meno.
Durante la distillazione sulla superficie acquosa si formerà uno strato di olio essenziale profumatissimo.
Per separarlo dalla parte acquosa si fa prima raffreddare il distillato, si posiziona un disco di carta filtro bagnata all'imboccatura del cilindro graduato e si versa lentamente il liquido sopra la carta. L'olio essenziale si raccoglierà sulla carta e si potrà prelevare con un contagocce.
L'olio essenziale per poter essere utilizzato avrà bisogno di un olio vettore:
l'olio di mandorle o di jojoba sono gli oli più indicati per l'applicazione sulla cute (anche quello d' oliva extravergine, tenendo presente che unge maggiormente), gli oli ad uso interno vengono assunti in bevande oppure a gocce su zollette di zucchero.
Le acque semplici si ottengono distillando la quantità di una pianta sola, quelle composte distillando più piante insieme. Si possono distillare sia le erbe fresche che quelle secche, queste ultime vanno tenute a bagno per circa un'ora prima della distillazione.
Gli idrolati migliori si ottengono con il rapporto 1:1 di erba secca; quindi l'idrolato più odoroso si avrà da quello ottenuto dai primi 100 ml di liquido fuoriuscito.
Gli idrolati si conservano in bottigliette colorate e scure nella parte meno fredda del frigo, per circa 20 giorni.
Olio essenziale
Ci sono alcune piante più ricche di olio essenziale ed altre meno.
Durante la distillazione sulla superficie acquosa si formerà uno strato di olio essenziale profumatissimo.
Per separarlo dalla parte acquosa si fa prima raffreddare il distillato, si posiziona un disco di carta filtro bagnata all'imboccatura del cilindro graduato e si versa lentamente il liquido sopra la carta. L'olio essenziale si raccoglierà sulla carta e si potrà prelevare con un contagocce.
L'olio essenziale per poter essere utilizzato avrà bisogno di un olio vettore:
l'olio di mandorle o di jojoba sono gli oli più indicati per l'applicazione sulla cute (anche quello d' oliva extravergine, tenendo presente che unge maggiormente), gli oli ad uso interno vengono assunti in bevande oppure a gocce su zollette di zucchero.
Per separare l'olio dall'acqua si potrebbe anche usare un imbuto separatore. Che utilizzo hanno gli idrolati?- Complimenti per questo tuo lavoro! Mi risulta una grande novità.
RispondiEliminaGrazie Daniela!
RispondiEliminaRiguardo agli idrolati ho parecchie ricette per dei piatti gustosi, di pani aromatici ed anche per la bellezza e la salute. Come per tutto ci vuole tempo che è limitato, ma la stagione delle erbe aromatiche è questa...Vedrò come e quanto potrò sviluppare questo argomento
Buongiorno, volevo sapere se per distillare erbe/spezie secce devo mantenerle immerse in soluzione idrica oppure basta mantenerle a bagno per circa 1 ora per poi inserirle nella colonna del distillatore? Grazie
RispondiEliminaLa risposta meriterebbe un post a parte. Le erbe aromatiche andrebbero distillate da fresche, se reidratate e poi distillate perdono la quantità di olio essenziale.
RispondiEliminaSi può distillare tutto: radici e rizomi, semi, frutti oltre alle erbe ed i fiori, ma serve una preparazione diversa per farlo. Avendo a disposizione solamente le erbe secche, si può provare con la reidratazione e vedere quanto olio essenziale si raccoglie in superficie: se la quantità è esigua, si può prolungare il tempo di reidratazione, senza arrivare al macerato però.
Anche i macerati si possono distillare, come ad esempio i semi di anice che si lasciano a bagno un paio di giorni prima di distillarli.
Il distillatore a mia disposizione è piccolo e non è più in commercio da anni ormai; avendone uno di dimensioni maggiori si può trattare più materiale alla volta e, di conseguenza, prendere più confidenza con questo sistema che imprigiona essenze e profumi.
Anche scrivere sul blog richiede del tempo a disposizione, e non ne ho molto.
Se serve sono sicuramente disponibile a rispondere e molto curiosa sui risultati.
Grazie per l'interesse dimostrato!
Grazie mille per la risposta!!
EliminaAvrei altre domande se posso, ovviamente aspetterò la risposta con tempo e comodo.
Mi dica lei se posso contattarla tramite un'email o se è meglio fare le domande attraverso il blog.
Purtoppo non conosco persone con cui parlare di oli essenziali e sopratutto idrolati (che poi è l'argomento che più mi interessa).
Grazie ancora per adesso ed a presto!
Attraverso il blog, se qualcuno è interessato, può leggere sia le domande che le risposte e preferirei così. Altrimenti può usare la mail del blog. In entrambi i casi le risponderò, sempre sperando di avere le risposte ed i chiarimenti cercati.
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