Impastare 300 g di farina 00, un pizzico di sale, 40 g di acqua e 150 g di burro morbido fino ad avere un impasto liscio ed omogeneo. Avvolgerlo in pellicola e farlo riposare in frigo per circa 1 ora.
Ripieno:
130 g di gherigli di noci
100 g di zucchero di canna
2 uova
50 g di burro
150 g di sciroppo di acero
l'interno di mezzo baccello di vaniglia (o alcune gocce di estratto di vaniglia)
Battere con la frusta le uova con lo zucchero, aggiungere il burro fuso tiepido. lo sciroppo di acero, le noci tritate grossolanamente e la vaniglia: si otterrà un composto cremoso.
Preparazione
Dividere l'impasto in due parti: una pari ai 2/3 del peso per la base.
Stendere l'impasto in una sfoglia di 2 - 3 mm di spessore e foderare la tortiera (da 24 cm di diametro) facendolo debordare. Versare all'interno il ripieno di noci.
Stendere l'altra parte di impasto e coprire il dolce. Passare il matterello sul bordo della tortiera per chiudere bene la pasta eliminando gli eccessi.
Stendere l'impasto in una sfoglia di 2 - 3 mm di spessore e foderare la tortiera (da 24 cm di diametro) facendolo debordare. Versare all'interno il ripieno di noci.
Stendere l'altra parte di impasto e coprire il dolce. Passare il matterello sul bordo della tortiera per chiudere bene la pasta eliminando gli eccessi.
eventualmente usare i ritagli per decorare la superficie.
Con un tuorlo battuto insieme a 2 cucchiai di panna fresca pennellare la superficie disegnandola con i rebbi di una forchetta.
Cuocere in forno statico preriscaldato a 200° i primi 10 minuti, abbassare a 180° e continuare la cottura per un 'altra mezz'ora abbondante.
Sfornare la walnut e farla raffreddare bene prima di servirla accompagnata da un ciuffo di panna montata o da gelato alla crema.
Con un tuorlo battuto insieme a 2 cucchiai di panna fresca pennellare la superficie disegnandola con i rebbi di una forchetta.
Cuocere in forno statico preriscaldato a 200° i primi 10 minuti, abbassare a 180° e continuare la cottura per un 'altra mezz'ora abbondante.
Sfornare la walnut e farla raffreddare bene prima di servirla accompagnata da un ciuffo di panna montata o da gelato alla crema.
*Molto prima che arrivassero i colonizzatori, i nativi che abitavano nel Nord - Est dell'attuale Canada utilizzavano la linfa degli aceri per produrre sciroppo e zucchero.
Incidevano la corteccia degli aceri con pietre taglienti, raccoglievano il succo e poi lo concentravano scaldandolo.
Con l'arrivo dei colonizzatori questa attività divenne importante per l'economia di quei luoghi e, ancora oggi lo sciroppo d'acero viene prodotto per la maggior parte in Canada, specialmente in Quèbec.
La linfa dell'acero si raccoglie in un limitato periodo di tempo, concentrato in poche settimane, quando l'inverno se ne va ed arriva la primavera.
L'alternanza di gelo e temperature più miti, provoca pressione all'interno dell'acero che favorisce così la colata di quanto immagazzinato per l'inverno.
La lavorazione dello sciroppo d'acero ed i riti connessi sono parte della storia canadese: in primavera ci sono grandi feste presso le "cabane à sucre", che sarebbero le case dello zucchero, dove si può gustare una sorta di lecca lecca ottenuto versando sciroppo caldo sulla neve fresca...*
Incidevano la corteccia degli aceri con pietre taglienti, raccoglievano il succo e poi lo concentravano scaldandolo.
Con l'arrivo dei colonizzatori questa attività divenne importante per l'economia di quei luoghi e, ancora oggi lo sciroppo d'acero viene prodotto per la maggior parte in Canada, specialmente in Quèbec.
La linfa dell'acero si raccoglie in un limitato periodo di tempo, concentrato in poche settimane, quando l'inverno se ne va ed arriva la primavera.
L'alternanza di gelo e temperature più miti, provoca pressione all'interno dell'acero che favorisce così la colata di quanto immagazzinato per l'inverno.
La lavorazione dello sciroppo d'acero ed i riti connessi sono parte della storia canadese: in primavera ci sono grandi feste presso le "cabane à sucre", che sarebbero le case dello zucchero, dove si può gustare una sorta di lecca lecca ottenuto versando sciroppo caldo sulla neve fresca...*
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