martedì 24 giugno 2025

OLIO DI IPERICO (o Erba di San Giovanni)

 

l'Iperico, noto anche col nome Erba di San Giovanni, è una pianta officinale utilizzata nella medicina della tradizione per le sue molteplici e salutari proprietà.
Le gialle sommità fiorite, nella
 quantità di 1 g in 100 ml di acqua, per una - due volte al giorno in infuso, sono un valido ipotensivo.


La tintura oleosa invece, normalizza gli eritemi solari e le scottature in genere, essendo antinfiammatoria e cicatrizzante.
Per prepararla servono 30 g di fiori per 100 ml di olio d'oliva. Si aggiungono ulteriori 10 g di vino bianco, si chiude la bottiglia di vetro e si espone ai raggi solari per 15 giorni agitando di tanto in tanto.
L'insieme dei fiorellini gialli con l'olio da giallo e trasparente diventerà di colore rosso vivo.
Trascorso il tempo necessario l'olio si filtra e si conserva usandolo a gocce ed applicandolo con lieve frizione sulla parte interessata. (nella foto l'olio rosso di un anno fa)

CONFETTURA DI MIRABOLANO ROSSO




Ingredienti:
frutti del mirabolano (Prunus cerasifera) rossi
zucchero 
Pectina (facoltativo)

Preparazione:
lavare i frutti sotto l'acqua corrente mettendoli man mano in una capace casseruola. Farli cuocere mescolando spesso, fino a quando si cominciano a spappolare e sorvegliare che il liquido emesso non debordi. Far intiepidire e passare i frutti attraverso un setaccio in modo che la polpa si separi dai semi.
Far raffreddare e poi pesare la polpa così ottenuta.
Per ogni kg di polpa aggiungere 500 g di zucchero (o 700g volendo una confettura più dolce), mescolare bene ed a lungo per far sciogliere lo zucchero. Mettere a bollire fino a quando si otterrà la giusta densità.
Eventualmente aggiungere la pectina insieme allo zucchero nelle proporzioni consigliate sulla confezione della stessa: in questo caso si abbrevia di molto la bollitura della frutta.
Invasare bollente e rovesciare i vasetti per una decina di minuti per permettere la formazione del sottovuoto. Conservare al fresco ed al buio.




*Il mirabolano è un arbusto originario della Grecia e del Caucaso, adatto alla formazione di siepi, che nei mesi di febbraio - marzo si ricopre di fiori ai quali segue una abbondante produzione di frutti, che maturano solitamente la seconda metà di giugno. La pianta del mirabolano è rustica esi adatta praticamente a tutti i tipi di terreno, resiste al freddo, ai parassiti ed alla siccità; i fiori sono  volentieri visitati dalle api ed i frutti sono dissetanti, rinfrescanti e depurativi. La confettura ha un sapore particolare che si accompagna anche a formaggi dal gusto deciso.*


mercoledì 4 giugno 2025

RAVIOLI RIPIENI (con funghi)

 


Ingredienti per la pasta:
erba silene scottata (questa erba è primaverile ed in questo periodo non è più disponibile; quindi ho usato 3 cubetti di quella che avevo congelato nel periodo di raccolta).
3 uova 
Farina 00 e semola rimacinata di grano duro quanto basta
polvere di scorza d'arancia non trattata e 1/2 cucchiaino di curcuma

Ingredienti per il ripieno:
porcini freschi (o altri funghi)
patate lessate
qualche fogliolina di maggiorana
qualche foglia di prezzemolo
un cucchiaino di porcini in polvere (per esaltare il sapore, se disponibile)
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 cucchiaio di olio d'oliva
20 g di burro
poca cipolla dorata tritata insieme a pochissimo aglio (metà spicchio).
sale poco

                                                         

Preparazione:

tritare l'erba silene insieme a due tuorli d'uovo, tenendo da parte i due albumi.
Impasto verde - Aggiungere le due farine metà 00 e metà semola rimacinata, fino a quando l'impasto arriva alla giusta consistenza. Avvolgerlo in pellicola da cucina e mettere da parte. 
Impasto bianco - Ai due albumi leggermente sbattuti aggiungere ugualmente le due farine. Ottenuta la giusta consistenza dell'impasto, avvolgere in pellicola e mettere da parte. Questo impasto servirà per le corolle del fiore.
Impasto giallo - Al tuorlo del terzo uovo, oltre alle farine, aggiungere la scorza d'arancia in polvere e la curcuma. Anche questo impasto giallo sarà da avvolgere in pellicola da cucina e mettere da parte.
Sbattere leggermente l'albume del terzo uovo e tenerlo da parte.

Ripieno: lessare le patate, pelarle e schiacciarle da calde ottenendo circa lo stesso volume dei funghi dopo cotti. In una padella nell'olio con il burro far imbiondire la cipolla finemente tritata insieme all'aglio. Unire i funghi tagliati a fettine e cuocerli fino a quando si saranno ammorbiditi. Bagnarli col vino bianco e farlo evaporare. un attimo prima di spegnere il fuoco aggiungere la maggiorana ed il prezzemolo tritati. Infine unire i funghi secchi in polvere e salare leggermente.

Riprendere i tre impasti e tirare le sfoglie: La base verde dei ravioli per prima, dove andrà inserito il ripieno. Con uno stampino da decorazione ottenere le corolle bianche dall'impasto bianco e, con un pennellino intinto nell'albume rimasto, fissarlo sul raviolo.  Stesso procedimento per l'impasto giallo da inserire all'interno della corolla.




Cuocere i ravioli in acqua leggermente salata, appoggiandoli delicatamente sull'acqua in ebollizione. 
Andranno circa 4 minuti, dipende dallo spessore dei ravioli.
Con queste dosi ho ottenuto più di cinquanta pezzi.
Condirli con burro fuso spumeggiante dopo averli cosparsi con polvere di porcini e polvere di scorza d'arancia o limone. Decorare con foglie fresche di maggiorana e/o prezzemolo.