Fondere il cioccolato a bagnomaria e passarvi le fette di cachi essiccate fino a metà. Al cioccolato ancora caldo far aderire della frutta secca a piacere in granella.
Si gustano freddi.
Preparazione:
ridurre il vino rosso di 1/4 facendolo bollire dolcemente insieme al cucchiaio di zucchero.
In una padella sciogliere una grossa noce di burro ed arrostire le castagne, insieme agli scalogni a fettine, sale e pepe. Bagnare con la riduzione di vino e cuocere ancora per altri 15 minuti, aggiungendo verso la fine l'amido.
In una casseruola tostare il riso in un soffritto di olio e cipolla tritata, sfumare con 1/2 bicchiere di vino bianco, salare e cuocere per circa 15 minuti , usando circa un litro di brodo vegetale.
Mantecare il riso con il burro e distribuirlo nei piatti guarnendolo con le castagne al vino tenute in caldo prima preparate ed il Parmigiano.
* Le castagne al vino rosso si prestano anche a condire un piatto di tagliatelle, magari di farina di castagne!*
Ingredienti:
6 uova
120g di prosciutto crudo a cubetti
200g abbondanti di melanzane a cubetti (o altra verdura di stagione)
1 cipolla dorata a fettine sottili
prezzemolo tritato
sale
3-4 cucchiai di olio d'oliva
Preparazione:
dorare la cipolla nell'olio d'oliva, aggiungere la melanzana a dadini (prima salata e messa a perdere l'acqua di vegetazione) ed il prosciutto a cubetti.
Portare a cottura e far intiepidire.
Separare i tuorli dagli albumi e montare questi ultimi a neve fermissima.
Unire i tuorli alla preparazione ormai tiepida e rovesciare il tutto gradatamente sugli albumi, incorporando delicatamente dal basso verso l'alto.
Preriscaldare il forno a 200° e stendere la preparazione su una teglia ricoperta di carta forno: più piccola sarà la teglia più alta ed a lungo dovrà cuocere la frittata ovviamente.
A cottura ultimata con la doratura della superficie, servire a quadrati tiepida o fredda.
Ottima per la farcitura di panini o mescolata a cubetti con verdure miste.
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Ingredienti:
300g di farina 00
100g di burro morbido
2 uova
1 bicchiere di latte intero
1 pizzico di sale fino
1 bustina di lievito per impasti salati
20-30g di zucchero semolato
Preparazione:
frullare il burro con le uova ed il latte, aggiungere zucchero e sale e, per ultima la farina setacciata con il lievito. Ottenuto un impasto morbido cuocerlo seguendo le spiegazioni della piastra ottenendo così la forma da farcire a piacere.
*Nella foto il ripieno consiste in : feta e ricotta di pari peso frullate insieme, pomodorini olive ed erbe a piacere (origano, prezzemolo, erba cipollina).*
La Kombucha è una bevanda a base di tè, dal sapore dolce-acidulo, ottenuta grazie ad una coltura di batteri e lieviti che vivono in simbiosi: lo SCOBY ( acronimo di Symbiotic Culture of Bacteria and Yeast) disco consistente e viscido che, usato insieme allo starter dove viene conservato, permette la fermentazione del tè seguendo dei semplici passaggi.
MODULO :
per 1 Litro di acqua
60g (80g) di zucchero semolato
50g di SCOBY
1 dl di starter
5g di tè (nero o verde)
PREPARAZIONE (per un vaso da 3litri)
Portare ad ebollizione 3 litri di acqua (meglio di sorgente, minerale naturale) e preparare l'infuso con 15g di tè, filtrandolo dopo 10 minuti.
Aggiungere lo zucchero facendolo sciogliere e far riposare fino a temperatura ambiente, coprendo il vaso con un tovagliolo di carta fissato all'imboccatura con un elastico.
Raggiunta la temperatura ambiente, aggiungere 150g di SCOBY e 3 dl di starter.
Ricoprire di nuovo il vaso col tovagliolo e far fermentare per una decina di giorni: da 8 a 12 circa.
In ogni caso meglio assaggiare per controllare l'acidità.
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Ingredienti:
frutti del mirabolano (Prunus cerasifera) rossi
zucchero
Pectina (facoltativo)
Preparazione:
lavare i frutti sotto l'acqua corrente mettendoli man mano in una capace casseruola. Farli cuocere mescolando spesso, fino a quando si cominciano a spappolare e sorvegliare che il liquido emesso non debordi. Far intiepidire e passare i frutti attraverso un setaccio in modo che la polpa si separi dai semi.
Far raffreddare e poi pesare la polpa così ottenuta.
Per ogni kg di polpa aggiungere 500 g di zucchero (o 700g volendo una confettura più dolce), mescolare bene ed a lungo per far sciogliere lo zucchero. Mettere a bollire fino a quando si otterrà la giusta densità.
Eventualmente aggiungere la pectina insieme allo zucchero nelle proporzioni consigliate sulla confezione della stessa: in questo caso si abbrevia di molto la bollitura della frutta.
Invasare bollente e rovesciare i vasetti per una decina di minuti per permettere la formazione del sottovuoto. Conservare al fresco ed al buio.
Ingredienti per la pasta:
erba silene scottata (questa erba è primaverile ed in questo periodo non è più disponibile; quindi ho usato 3 cubetti di quella che avevo congelato nel periodo di raccolta).
3 uova
Farina 00 e semola rimacinata di grano duro quanto basta
polvere di scorza d'arancia non trattata e 1/2 cucchiaino di curcuma
Ingredienti per il ripieno:
porcini freschi (o altri funghi)
patate lessate
qualche fogliolina di maggiorana
qualche foglia di prezzemolo
un cucchiaino di porcini in polvere (per esaltare il sapore, se disponibile)
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 cucchiaio di olio d'oliva
20 g di burro
poca cipolla dorata tritata insieme a pochissimo aglio (metà spicchio).
sale poco
Per ogni esagono eseguire:
1. 10 catenelle chiuse ad anello
2. 12 maglie alte nell'anello
3. Su ogni maglia alta del giro precedente lavorare: 3 punti allungati chiusi insieme, 2 catenelle, 3 punti allungati chiusi insieme 3 catenelle (ripetere per avere i 6 lati dell'esagono, di cui l'angolo è dove sono le 3 catenelle). Sostituire la 1ma maglia alta del giro con 3 catenelle o 2, come risulta meglio il lavoro.
4. Nello spazio di 2 catenelle lavorare 3 maglie alte, in quello di 3 catenelle lavorare 2 maglie alte, 2 catenelle e 2 maglie alte.
5. a maglie basse sopra le maglie alte precedenti, negli angoli di 2 catenelle lavorare 3 maglie basse.
6. 1 maglia alta su ogni maglia bassa del giro precedente, nella magliabassa in mezzo delle 3 dell'angolo, lavorare 1m.alta, 1 catenella e 1m.alta (per 6 volte).
7. giro ed ultimo
tutto a maglie basse su ogni maglia alta del giro precedente e 2 maglie basse in ogni angolo.
Ogni esagono si lavora in tondo, chiudendo ogni giro con una catenella prima di passare a quello dopo, di cui il primo punto alto è da sostituire con 3 cat. ed il punto basso con 1 catenella.
In chiusura lasciare il filo lungo che servirà ad unire tra loro gli esagoni.
Decorare e chiudere la borsa di juta come si preferisce. Eseguire una fettuccia di 3 maglie basse a completare il lavoro per portare la borsa a spalla. La lunghezza dipenderà dall'altezza di chi la porterà!
(nella foto la chiusura con un alamaro)
Il giorno prima preparare l'impasto del guscio di frolla con:
400 g di farina 00
200 g di burro
120 g di zucchero a velo
1 cucchiaio di pasta d'arancia
1/2 cucchiaino da caffè di cannella in polvere
3 tuorli
30 g di latte
raspatura di scorza di limone non trattato
aprire un baccello di vaniglia e raschiare con un cucchiaino i semini
1 pizzico di sale
Montare burro e zucchero con gli aromi ed il sale.
Aggiungere i tuorli, il latte e la farina setacciata impastando velocemente.
Dare all'impasto una forma schiacciata che sarà più semplice da stendere, avvolgerlo nella pellicola da cucina e conservarlo in frigo fino al giorno dopo.
Crema di grano
560 g di grano già cotto (o 200g di grano da cuocere)
150 g di latte
30 g di burro
scorza di limone non trattato
Cuocere il grano già cotto insieme agli altri ingredienti mescolando spesso per evitare che si attacchi, per una decina di minuti.
Crema pasticcera all'arancia
300 g di latte
2 tuorli
80 g di zucchero
35 g di farina
la scorza grattugiata ed il succo di una arancia
3 cucchiai di liquore all'arancia (Cointreau)
Preparare la pasticcera all'arancia e farla raffreddare con pellicola per alimenti a contatto sulla superficie. Una volta fredda frullarla con il succo di metà arancia ed il liquore, fino a renderla liscia.
Mescolare le due creme con gli aromi, ma senza frullare, unendo anche la raspatura della scorza d'arancia. Far riposare in frigo per un paio d'ore in modo che il ripieno non si gonfi in cottura.
(io non aggiungo i canditi)
Preparazione:
stendere la frolla preparata il giorno prima ad uno spessore di 4 mm.
Foderare una teglia tonda imburrata (diametro 28-30 cm con 4-5 cm di altezza) con la frolla conservando una parte per la decorazione della superficie.
Stendere uniformemente all'interno il ripieno e decorare la superficie con sette strisce di frolla incrociate a formare una griglia.
Cuocere in forno preriscaldato a 170° per un'ora e mezza circa, fino a quando la superficie diventa di color caramello.
Una volta pronta si può conservare in frigo per 3-5 giorni.
Togliere la pastiera dal frigo un paio d'ore prima di gustarla.
*Questa pastiera di Elisabetta è deliziosa. Ho eseguito delle leggerissime modifiche. La ricetta originale è QUI ! *
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Ingredienti:
1 kg di patate farinose
1 uovo
300g di farina 00
50 g di farina rimacinata di grano duro
100 g di formadi frant circa
Preparazione:
cuocere le patate fino a quando si riescono ad infilare i rebbi di una forchetta, pelarle e passarle allo schiacciapatate. Far intiepidire ed aggiungere l'uovo e mano a mano la farina (ma non la semola). Ottenuto l'impasto formare dei filoncini non tanto sottili e rotolarli nella semola. Tagliarli a tocchetti di circa 1 cm di spessore, inserire in mezzo un cubetto di formadi frant e chiuderlo bene all'interno rotolando tra le mani fino ad ottenere delle palline possibilmente della stessa misura.
Mettere al fuoco una pentola con abbondante acqua salata e cuocere gli gnocchi contando circa un minuto da quando vengono a galla nell'acqua bollente.
Scolarli e metterli da parte.
In una larga padella che li contenga in strato unico fondere del burro (10-15 g a persona ogni 7 gnocchi) e ripassarvi gli gnocchi già cotti. Aggiustare di sale, aggiungere un pizzico di pepe ed uno di cannella e servire decorato a piacere (io ho aggiunto come nota di sapore fragole e qualche mirtillo frullati con olio d'oliva ed alcuni petali di Rosa Damascena).
*Il formadi frant è un impasto di formaggi di tipo latteria solitamente a latte crudo, di varia stagionatura, sminuzzati ed addizionati a panna e latte, conditi con sale, pepe nero ed arricchiti talvolta con semi, frutta secca ed altro. Tipico della Carnia, viene conservato in barattoli di vetro ed è ottimo gustato da solo, con la polenta, per condire risotti o pasta, oppure accompagnato a degli assaggi di confetture o miele.*
* Mantenendo le proporzioni di liquido e perle di tapioca, si possono ottenere chips anche di altri gusti utilizzando anche i succhi di verdure preferiti*
Preparazione:
preparare il condimento unendo tutti gli ingredienti (arancia e nocciole escluse) in una ciotola emulsionando con l'olio d'oliva.
Tagliare il radicchio a spicchi ed ungerlo bene usando metà condimento.
Scaldare la piastra ben unta e quando fuma grigliare il radicchio facendolo ben appassire e passandolo man mano in un piatto da portata. Unire l'altra metà del condimento e ricoprire con questo tutto il radicchio già pronto.
Servire condito con un filo di olio di sesamo, le arance prima preparate e cosparso con le nocciole tostate.
*Ricetta di Y. Ottolenghi modificata leggermente.*
Preparazione:
mettere nel mixer per primo lo zucchero e ridurlo a velo. Aggiungere tutti gli altri ingredienti e frullare fino ad ottenere una consistenza cremosa dell'impasto.
In una larga padella scaldare l'olio di semi e friggere l'impasto a fuoco medio raccogliendolo con un cucchiaino, facendolo cadere nell'olio aiutandosi con un secondo cucchiaino.
Quando le castagnole saranno ben dorate passarle su della carta assorbente da cucina a perdere l'olio in eccesso, e cospargerle di zucchero a velo facendolo cadere da un colino.
400g circa di fagioli di soia secchi
acqua a ricoprire la soia di qualche cm
Lavare i fagioli di soia in acqua corrente, metterli a bagno nell'acqua per 12 ore e poi scolarli e lavarli nuovamente tenendo da parte l'acqua di ammollo. Frullarli utilizzando l'acqua di ammollo e passare il tutto all'estrattore.
Tenere il latte per fare il TOFU (in questo caso quasi 3 litri o poco più), ma non gettare lo scarto (OKARA) che si può utilizzare per preparare polpette, zuppe o anche pane, dopo averlo strizzato in un telo pulitissimo possibilmente di mussola di cotone, adatto agli alimenti (se si usa l'estrattore non serve strizzare lo scarto nel telo perché sarà asciutto abbastanza).
Preparazione del TOFU
Trasferire il latte di soia in una pentola d'acciaio dal fondo spesso e, una volta che comincerà a bollire, proseguire la cottura facendolo bollire dolcemente da 10 a 15 minuti evitando che il latte debordi. Togliere quindi la pentola dal fuoco e far riposare per circa 5 minuti per fare in modo che il latte di soia arrivi a 80° circa
*Dopo la bollitura del latte, sulla superficie si sarà formata una pellicina: YUBA.Passata all'essiccatore prenderà un aspetto giallognolo ed una consistenza gommosa.Potrà essere utilizzata dopo averla reidratata per altre preparazioni come involucro per ripieni o altro. La yuba andrebbe preparata a parte, utilizzando una larga padella e togliendo la pellicina superficiale dal latte di soia in ebollizione man mano, trasferendola a sgocciolare magari a cavallo di uno stendipasta, tipo quello che si usa per le tagliatelle ...*
Trascorsi 5 minuti circa aggiungere gradatamente mescolando 2 cucchiaini (10g circa di NIGARI - Cloruro di magnesio) sciolto in 1/2 bicchiere di acqua tiepida e 8 g di sale fino ( Cloruro di sodio).
Il NIGARI è il risultato della rimozione del sale da cucina da quello che rimane dopo l'evaporazione dell'acqua di mare.
Dopo circa 10 minuti la cagliata sarà pronta: scolarla e trasferirla nello stampo tradizionale.
In alternativa si potrà anche usare uno scolapasta, rivestito da un telo pulitissimo di mussola di cotone in cui racchiudere la cagliata e, dopo averla strizzata bene nel telo, aggiungere un peso di circa 2 kg per pressare bene il tofu.
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Far scolare per circa un'ora prima di sformare: più rimane nello stampo più si asciuga ovviamente.
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Ingredienti base:
250g di farina 00
120g di zucchero a velo più altro per la superficie (oppure zucchero semolato ridotto a velo)
1 bustina di lievito per dolci (anche vanigliato)
70g di olio di semi di mais
60g di acqua fredda
Ingredienti facoltativi:
marmellata o confettura (io ho aggiunto confettura di mirtilli e di fichi)
aromi (io ho aggiunto scorza di limone e vaniglia)
frutta secca per decorare (io ho aggiunto nocciole e mandorle)
Preparazione:
impastare tutti gli ingredienti base in modo di ottenere un impasto ben lavorato che si può stendere subito sul ripiano cosparso di un velo di farina. Ritagliare i biscottini della forma voluta, decorarli o meno e cuocerli in forno già caldo a 180°. Toglierli dal forno quando i bordi cominceranno a scurire. Da freddi cospargerli con poco zucchero a velo.